Biblioteca Palatina e Galleria Nazionale “declassate”. Per i parmigiani è un attacco alla cultura.

C’è un grande fermento a Parma in queste settimane, per via di un provvedimento del governo che sembra l’espressione di un grave ed immotivato attacco alla vita culturale della nostra città e non solo.

Sulla Gazzetta di Parma dell’11 Gennaio spicca il titolo: “Palatina, via alla raccolta firme” e, appena sotto, vengono riportate le parole con cui si apre la petizione: “il decreto del governo è un attacco alla cultura”. Il decreto in questione è quello, già divenuto legge, che ha sancito il “declassamento” della biblioteca Palatina e della Galleria Nazionale.

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[cml_media_alt id='3089']Fonte: parma.repubblica.it[/cml_media_alt]
Biblioteca Palatina, Sala lettura. Fonte: parma.repubblica.it
In altri termini, ciò significa che sia la Biblioteca sia il Museo perderanno la loro autonomia e, mentre la Palatina confluirà sotto l’egida di un responsabile di stanza a Roma, la Galleria sarà inglobata in un maxi-polo museale regionale.

Questa improvvisa e rapida decisione ha scatenato la reazione indignata di grandi personalità del mondo della cultura, tra cui Bernardo Bertolucci, il critico d’arte Eugenio Riccomini, l’editore Franco Maria Ricci, nonché di moltissimi docenti universitari, insegnanti, artisti, architetti oltre naturalmente tutta l’opinione pubblica cittadina.

[cml_media_alt id='3083']Giuseppe Romanini in parlamento per la Palatina[/cml_media_alt]
Fonte: parmatoday.it
Nel dissenso si sono poi uniti alla protesta molti altri comuni cittadini (più di tremila) e politici locali, che hanno firmato la petizione dimostrando di avere a cuore il destino della Palatina: “La mente si nutre di cultura”, sostiene con fermezza Elisa, una tra le tante opinioni di gente comune; “la Palatina è una delle principali istituzioni nazionali, non merita questo declassamento”, commenta il consigliere comunale Ghiretti; e il deputato PD Giuseppe Romanini è intervenuto in aula alla Camera dei deputati per chiedere al Ministro Franceschini di riconsiderare il declassamento della nostra Biblioteca.

Ma è Pier Paolo Mendogni, ex condirettore della Gazzetta e critico d’arte, ad esprimere una riflessione da addetto ai lavori sull’argomento: la Palatina conserva rarissimi codici miniati che tutto il mondo ci invidia – sostiene Mendogni – , la Galleria Nazionale può vantare opere di Correggio e Parmigianino, il tutto in un complesso monumentale unico che non ha eguali in Italia. “Chi non capisce la straordinaria importanza e specificità di tutto ciò dimostra una grossolana incompetenza” (fonte: Gazzetta di Parma di mercoledì 14 Gennaio).

In ultimo, quasi a porre l’ultima e definitiva parola sull’assurdità del declassamento, è intervenuto anche il sindaco Pizzarotti:

Il punto – ha spiegato Pizzarotti – è che da Roma smantellano pezzo dopo pezzo le ricchezze dei Comuni. Questo governo sta applicando una riorganizzazione insensata, sia amministrativa che economica, che non tiene conto del territorio e delle sue ricchezze. L’Italia – conclude il sindaco – dimostra ancora una volta che con la cultura non si mangia. Alla faccia della nostra città, che di cultura e di storia vive e prospera” (fonte: Il Fatto Quotidiano).

[cml_media_alt id='3084']Palatina[/cml_media_alt]E in effetti non si capisce tecnicamente che cosa abbia spinto il Ministero a un simile decisione: la Palatina è sempre stata un’istituzione per Parma e non solo (lo dimostra concretamente il numero di visitatori arrivati da tutto il mondo per vedere la mostra sul Bodoni), con una storia importante alle spalle e tantissimi tesori custoditi all’interno. Voluta da Filippo di Borbone nel 1761, fu lui a incaricare l’antiquario e bibliotecario Paolo Maria Paciaudi di allestire il nucleo originario della biblioteca. Per otto anni, il Paciuadi impiegò tutto il suo tempo e le sue energie nella raccolta e ricerca di libri. Nel 1769 inaugurò la Palatina, con 46mila volumi disposti nelle scaffalature in noce progettate dal Petitot e realizzate dal fiammingo Drugman.

Oggi la biblioteca contiene 700mila volumi, ponendosi come un punto di riferimento assoluto per chiunque si occupi di storia o materie umanistiche. Utilizzando un piccolo ascensore si accede al Museo Bodoniano, dedicato alla figura, alle opere e alla professionalità di Giambattista Bodoni, illustre tipografo del Settecento e padre del moderno procedimento tipografico. Proprio dove ora sorge il Museo, un tempo c’era la “Stamperia Ducale”, la bottega in cui Bodoni realizzava le sue preziose edizioni.

Anche la Galleria Nazionale si meriterebbe maggiori sforzi per la sua valorizzazione, in quanto è una delle gallerie d’arte più ricche d’Italia. Al suo interno si possono ammirare capolavori del Parmigianino, del Correggio, sculture di Antonio Canova, opere di Beato Angelico, Annibale Carracci e Cima da Conegliano, oltre a vedute del Canaletto e a una straordinaria opera di Leonardo da Vinci (la cosiddetta “Scapiliata).

[cml_media_alt id='3085']Fonte: ubuntuforums.org[/cml_media_alt]
Fonte: ubuntuforums.org
Nel rinnovato sito della Galleria potete “sfogliare” immagini ad alta risoluzione dei dipinti, mentre se volete descrizioni e itinerari più accurati in previsione di una visita, vi consigliamo di dare un’occhiata a questo sito.

Riprendendo il discorso “declassamento”, a risentirne non sarebbero soltanto la Palatina e la Galleria, ma tutto l’insieme della Pilotta che ospita queste istituzioni. Ricordiamo che non esiste in Italia un complesso monumentale simile, così maestoso, con scaloni imperiali, cortili interni, teatri e musei. Una struttura frutto del lavoro di più generazioni di regnanti, gravemente danneggiata dai bombardamenti durante la guerra ma capace di risorgere, ponendosi come uno dei maggiori fulcri della vita culturale e artistica di Parma.

[cml_media_alt id='3087']Fonte: wikipedia.org[/cml_media_alt]
Fonte: wikipedia.org
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Fonte: la-guidaparma.blogspot.com
Vi invitiamo a seguire l’esempio di oltre 3000 parmigiani, per dare il vostro supporto alle istituzioni della nostra città e alla salvaguardia della cultura. Vi invitiamo a firmare la petizione al seguente indirizzo:

https://www.change.org/p/cittadini-di-parma-in-difesa-della-galleria-e-della-palatina-a-parma

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